SINOSSI
In un mondo dominato dal caos, Abele appare negli sguardi di uomini pastori che sopravvivono ai confini dei pascoli erranti tra la Sardegna e la Palestina, silenziosi testimoni di quotidianità in conflitto.
In a world dominated by chaos, Abel appears in the gazes of shepherd men surviving on the borders of the wandering pastures between Sardinia and Palestine, silent witnesses of conflicting daily lives.
SINOSSI LUNGA
Tra la Sardegna e la Palestina, due luoghi geografici distanti ma ugualmente centrali nella storia del pastoralismo errante dal Medio Oriente al Mediterraneo, Abele incontra le vite di uomini pastori che sopravvivono ai confini di un poligono militare, in una chiesa sconsacrata, tra gli ovili del Supramonte e nel deserto palestinese controllato dall’esercito israeliano. Un affresco corale in cui i pastori protagonisti lottano con le contraddizioni geopolitiche del presente. Muovendosi all’interno di questa profonda spaccatura, la ricerca di Abele sottende l’archetipo del conflitto, in una spirale narrativa che non trova soluzioni ma indaga i segni di una peculiare condizione umana.
Between Sardinia and Palestine—two geographically distant yet equally central places in the history of nomadic pastoralism from the Middle East to the Mediterranean—Abel encounters the lives of shepherds who survive on the edge of a military range, in a deconsecrated church, among the sheepfolds of Supramonte and in the Palestinian desert controlled by the Israeli army. A collective portrait in which the shepherds grapple with the geopolitical contradictions of the present. Moving within this deep fracture, Abel’s search reveals the archetype of conflict, in a narrative spiral that offers no solutions but explores the signs of a peculiar human condition.
NOTE DI REGIA
L’idea di un film corale che offra una visione contemporanea sul pastoralismo nasce nell’isola della Sardegna, in una società fortemente radicata culturalmente ed economicamente nel mondo agro-pastorale, che in questi ultimi decenni ha subito profonde trasformazioni. Volevamo incontrare quei pastori che ancora seguivano i cicli
degli astri, che vivevano nell’ovile vicino al proprio gregge, per capire profondamente i segreti di un’esistenza e del loro ruolo nelle comunità, le loro relazioni con il presente.
Abbiamo cercato l’ Abele immaginario fino alla biblica Palestina. Abele è forse questa immagine latente, eterna, di una vita all’origine, prima dello scoppio di un conflitto? Un mondo ai margini del mondo, che permane nelle storie di uomini, capaci di incarnare frammenti del presente transitorio, disorientante e travolto dalle contraddizioni dei tempi. Il pastore che osserviamo e ascoltiamo evoca l’idea che questo film contenga in una sottotraccia l’archetipo del conflitto.
The idea of a choral film offering a contemporary vision of pastoralism was born on the island of Sardinia, in a society strongly rooted culturally and economically in the agro-pastoral world, which has undergone profound transformations in recent decades. We wanted to meet those shepherds who still followed the cycles of the stars, who lived in the sheepfold close to their flock, to deeply understand the secrets of their existence and their role in the community, their relations with the present.
We searched for the imaginary Abel all the way to biblical Palestine. Is Abel this latent, eternal image of a life at the origin, before the outbreak of conflict? A world on the margins of the world, lingering in the stories of men, capable of embodying fragments of the transitory present, disorienting and overwhelmed by the contradictions of the times.
BIO
Fabian Volti è un filmmaker e fotografo. Dopo gli studi in Scienze Politiche, lavora tra Berlino e Madrid realizzando progetti audiovisivi tra ricerca visuale e cinema documentario. Dal 2005 a oggi ha diretto numerosi cortometraggi, reportage e documentari, tra cui Luci a Mare (2014, SIEFF), Strascico a Nord (2016), Umbras (2021, Cinemambiente), ha partecipato come aiuto regia e direttore della fotografia al film “Princesa” (Giornate degli Autori, 2021). Vive e lavora in Sardegna, dove ha fondato la produzione Roda Film, dedicata al documentario di creazione. Abele è la sua opera prima di lungometraggio.
Fabian Volti is a filmmaker and photographer. After studying Political Science he worked between Berlin and Madrid producing audiovisual projects between visual research and documentary cinema. Since 2005 he has directed numerous short films, reportage and documentaries, including Light at Sea (2014, SIEFF), North Trawling (2015), Umbras (2021, Cinemambiente), and as co-author and director of photography for Princesa (Venice Days, 2021). He lives and works In Sardinia, where he founded Roda Film, a production of creative documentaries. Abel is his first feature film.